Casa del Cappellano “don Amedeo Ruscetta”

Di fianco alla Chiesa Parrocchiale di Croveo sorge l’abitazione del cappellano, robusta costruzione risalente al 1607, recentemente restaurata e trasformata in museo dedicato all’arte sacra e alla civiltà contadina, intitolato a don Amedeo Ruscetta, il ”prete viperaio“.

L’area museale si estende su tre piani: al primo viene rappresentata la civiltà contadina, il secondo piano è dedicato all’arte sacra, mentre l’ultimo piano è a memoria di don Amedeo Ruscetta, parroco di Croveo per circa quaranta anni.

Nel sottotetto, dove è stata ricostruita la camera del vecchio parroco, si possono anche ammirare esemplari di vipere e di animali imbalsamati dal “prete viperaio”.
Il piccolo museo è fruibile nel periodo estivo, mentre nel resto dell’anno è necessaria la prenotazione.

Museo del Cappellano - Comune di Baceno, Valle Antigorio

Museo della Resistenza di Goglio

Il Museo della Resistenza di Goglio è ospitato dal 2004 nella stazione della vecchia funivia – teatro dell’eccidio dei partigiani il 17 ottobre del 1944 – che dalla frazione di Baceno conduceva all’Alpe Devero.

La commemorazione avviene tutti gli anni nella domenica più vicina al 17 ottobre. La piccola struttura museale racconta attraverso documenti e immagini, lungo un percorso recentemente rinnovato e ampliato, la lotta della Resistenza, mentre una parte dell’esposizione è dedicata alla storia dell’impianto a fune Goglio-Devero.
Per visitare il museo è necessario prenotare in comune.

Museo dell’alpeggio - Alpe Devero

Situato nella stazione di arrivo della ex funivia Goglio-Devero, il Museo dell’alpeggio illustra attraverso pannelli informativi la vita negli alpeggi circostanti, le tecniche di allevamento e di produzione casearia della Valle Antigorio.

Casa d’epoca di Osso

A Osso di Croveo merita particolare attenzione una casa del XVII secolo, la cui struttura originale risale però ad un modello più antico. La casa d’epoca di Osso è considerata uno dei migliori esempi di abitazione antigoriana e associa elementi in legno alla muratura in serizzo, pietra locale. L’edificio testimonia l’agiatezza dei proprietari che si sono succeduti, tra cui commercianti transalpini e notai.